Il lessico del mattino
Di Maria Limongi

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Con la separazione quali sono le sorti dell’immobile (già cointestato) acquistato in comunione dei beni?

Trib. Milano Sez. IV, 03 giugno 2025

Il marito chiede l’intestazione esclusiva o maggioritaria dell’immobile per averlo acquistato con proventi personali e in parte con prestito dei propri genitori (di cui chiede la restituzione); in subordine la revocazione dell’acquisto ove considerato atto di liberalità indiretta.

Ulteriormente rivendica la metà dell’importo utilizzato dalla moglie per pagare il suo avvocato, prelevato dal conto comune.

Dice il tribunale: per escludere l’immobile dalla comunione perché acquistato con proventi personali è necessario che in sede di rogito detti proventi siano effettivamente utilizzati e che la volontà di escludere il coniuge sia in esso espressa.

In mancanza, l’acquisto è considerato donazione indiretta, come nel caso di specie, rispetto alla quale l’azione di revocazione è comunque prescritta.

La casa, pertanto, rimane cointestata.

Poi: inammissibile la domanda di restituzione in favore dei genitori per difetto di legittimazione attiva, invece vanno rimborsate alla comunione, con interessi, le somme prelevate dalla moglie ai fini del pagamento delle spese legali.

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